Purtroppo la guerra è
una maledizione insita nella natura umana. La pace è da sempre un breve
intervallo tra stati di guerra più o meno lunghi.
Il crollo del muro di
Berlino ha creato una grande illusione caduta rapidamente. L'equilibrio del
terrore aveva creato un periodo di relativa tranquillità inframmezzata da
guerre "minori", adesso tutto è diventato molto più instabile.
Trovo inutili e anzi, dannose, le varie iniziative pacifiste, marce fiaccolate ed affini. Inutile e utopistico
folclore, chi vuole seriamente la guerra interpreta questi atti solo come
segni di debolezza.
Il pacifismo del primo
dopoguerra non fermò di un solo attimo il nazismo.
Neville Chamberlain, il
primo ministro inglese che
tentò di neutralizzare l’aggressività di Hitler e Mussolini praticando la politica dell'appeasement (pacificazione
a prezzo di concessioni) dopo la firma degli accordi di Monaco, annunciò solennemente di portare «pace per la nostra
epoca». La realtà lo smentì duramente, gli accordi Monaco dettero modo di
coprire i piani di riarmo Hitler e fecero apparire l'Inghilterra come una
nazione in pieno declino militare.
Nel 1938 l'annessione
della Repubblica Austriaca al Terzo Reich e poi l'’annessione dei
Sudeti Cecoslovacchi, in dispregio ai patti sottoscritti, dimostrò
chiaramente che la Germania nazista si
stava prendendo gioco delle diplomazie europee.
Nel
secondo dopoguerra il pacifismo fu strumentalizzato dai partiti
comunisti indottrinati dal KGB sovietico per indebolire
l'occidente.
Il grande
impegno pacifista profuso contro la guerra del Vietnam ebbe come triste epilogo
nel Sud Vietnam il massacro degli oppositori e l'esodo dell people boat. La
Cambogia pagò il prezzo più caro con un milione di assassinati la follia
del dittatore comunista Pol Pot dopo l'esodo delle forze militari statunitensi.
La
Svizzera ha conservato la sua neutralità e pace per centinaia di anni
grazie a fortificazioni e un piccolo ma agguerrito esercito. Hanno
messo in pratica l'antico motto " si vis pacem para
bellum", sempre attuale.
Nel nostro paese dal dopoguerra si è sempre fatta una
strisciante propaganda contro le Forze Armate, in parte arrivava dal PCI che
obbediva a gli ordini dell' URSS, in parte erano i soliti utopisti tipo La Pira
che da ingenui creduloni facilitavano il lavoro del KGB, bravissimo nella "dezinformatsiya".
Caduto il
muro di Berlino e giunta al potere in Italia una classe politica piuttosto
scadente e abbastanza irresponsabile (parlo di tutti, destra e sinistra), senza valutare un
quadro internazionale che si stava degradando si è deciso di togliere il
servizio di leva in una orgia di populismo,
Si è
creato così un sistema di un solo esercito professionale, troppo piccolo per le nostre esigenze e troppo costoso per le
nostre finanze.
Un minimo
di attenzione e previsione avrebbe consigliato la conservazione di un sistema
misto di leva e professionisti, ma l'ansia di soddisfare le "mamme
ansiose" per i loro "bambini" in armi e di allearsi con
l'espressione peggiore della sinistra, che ancora non si è accorta del
fallimento del marxismo, ha creato il pasticcio di oggi.
Abbiamo
forze armate numericamente insufficienti, costose e carenti di
risorse, in un quadro mediterraneo che si è fatto pericoloso e una situazione di ordine interno
non delle migliori in netto peggioramento grazie alla sconsiderata gestione delle immigrazioni..
Allora
che fare? Bisognerebbe ripristinare la leva per alimentare i servizi, in modo da
sgravare i costosi professionisti da quei servizi che possono essere svolti da
personale temporaneo, si pensi già solo, al livello più basso ai costi delle mense, piccole manutenzioni o trasporti di materiali.
Sarebbe anche opportuno ripristinare la leva nei servizi
di polizia e antincendio, che creavano preziose riserve di personale utili nei
momenti di emergenza, anche alimentando di personale addestrato le associazioni di volontariato.
Non so se ciò accadrà perchè il populismo è imperante, sempre più lontana e la logica e questa politica scadente continua ad ascoltare le piccole minoranze irresponsabili, che urlano e non la maggioranza silenziosa che produce e tiene in piedi questo Paese.
I morti del museo di Tunisi sono stati seppelliti, la Costa crociere non fa più scalo a Tunisi, si è fatta una fiaccolata (di 4 gatti) con i politici in testa per le vie di Torino e poi nessuna azione concreta..... Da allora altri sequestri di persone, minacce e problemi ma fin che non si arriva ai toni più alti nulla si farà... Per cui Arrivederci alle prossime vittime e commemorazioni e lacrime di coccodrillo.