lunedì 29 ottobre 2018

Inizia la ballata del Convegno, dell’inagurazione e dell’inutil convenzione….

Note semi-serie sulle manovre pre-elettorali in vista delle regionali del Piemonte. Ovverosia, come non comunicare con l'elettorato....

   
  Stanno arrivando le elezioni regionali, saranno in primavera, mancano ancora un po' di mesi ma già si vedono alcuni effetti collaterali. Fenomeni specifici e ricorrenti che poi aumenteranno di mese in mese.
   Il primo effetto è il fiorire di convegni sui più svariati argomenti, convocati da maggioranze e minoranze politiche attuali.
   Quelli convocati dalle maggioranze al potere, sono di regola noiose kermesse che narrano favole su lavori non fatti e su progetti inattuati, che dovrebbero miracolosamente realizzarsi entro pochi mesi, oppure si realizzeranno “solo se ci votate”. Sperando che il pubblico creda alle ultime balle del quinquennio.
   I partecipanti a tali convegni sono un interessante spaccato di società, spazia tra i precettati annoiati, i presenzialisti professionali che evitano un giorno di lavoro e mangiano a gratis, i lecchini che cercano di incassare le ultime mance prima delle elezioni (non si sa mai). Qualche sparuto potenziale elettore a volte appare brevemente e, ascoltate le sparate, esce passando molto facilmente nelle schiere dei non votanti o dell' opposizione.
     La comunicazione con l’elettore è ormai materia sconosciuta ai più...
   Si intensificano anche le inaugurazioni, si inaugura di tutto, dal nuovo coperchio di un tombino alla riparazione di un tetto. Tutto deve diventare agli occhi dei cittadini una grande opera partorita dal governo uscente. 
    L'ultima inaugurazione che ho assistito i dipendenti dell'ente ridacchiavano tutti perché sapevano benissimo che si stava inaugurando il nulla, praticamente una imbiancatura dei locali. Ovviamente i politici, sempre più disattenti alla gente, ignorano che radio gavetta”, già potentissima un tempo, è migliorata e potenziata con i social media...
  In enti e aziende pubbliche gli amministratori uscenti assalgono e assillano i poveri ingegneri e architetti, perché terminino al più presto e in qualsiasi modo lavori che languono da anni. Ma la gatta frettolosa fa i gattini ciechi…. e spesso i risultati sono a volte ben contrari ai desideri.
   Alle ultime elezioni comunali di Torino la fretta fece inaugurare il sottopassaggio stradale di Porta Susa, dopo solo un giorno sprofondò un tombino e si crearono epici ingorghi sul cavalcavia di corso Regina Margherita, perché non avevano installato il necessario semaforo, per non parlare poi della disastrosa rotonda di piazza Baldissera, epica sciocchezza provvisoria, destinata a rimanere come è, e aggravarsi, con la graziosa collaborazione dellattuale amministrazione comunale che ci vorrebbe tutti a piedi e in bici. 
  Gli uffici stampa, anche loro messi sotto pressione, emettono comunicati stampa a raffica, anche solo per uno sternuto istituzionale, e alcuni giornalisti compiacenti pubblicano notizie iperboliche ed improbabili, che nella maggior parte dei casi nessuno legge, ma così il politico è contento (non si sa mai).
   Si ripete il miracolo quinquennale dell' ubiquità,  misteriosamente e miracolosamente Assessori e Consiglieri uscenti appaiono ovunque, in qualsiasi riunione che va dalle bocciofile ai Lions, addirittura basta lasciare socchiusa la porta di casa che ne trovi uno che ti fa un pistolotto e ti promette il Paradiso.
  I convegni delle minoranze invece pongono l’accento su tutte le cose promesse e non fatte dalla maggioranza, più qualche promessa a volte iperbolica. Il pubblico spazia tra gli arrabbiati con la maggioranza, i lecchini che si dividono tra i convegni dell’una e altra parte cercando di capire quali saranno i prossimi assessori da ossequiare. Anche qui elettori autentici sempre meno…
   Per fare un esempio, 20 anni addietro partecipai come candidato alle elezioni comunali di Ivrea, e imparai, e la cosa prosegue oggi, che da circa 50 anni, in tutti i programmi elettorali comunali, di tutti i partiti eporediesi, viene inserito il "traforo di monte Navale" opera interessante e utile ma costosissima, per la quale non ci sono e probabilmente non ci saranno mai i soldi, ma cosa importa, mettiamolo nel programma...
  Tra poco arriverà il Natale e politici scomparsi da un quinquennio miracolosamente ricompariranno, per incanto, a farti gli auguri più affettuosi, a chiederti notizie della moglie dalla quale hai divorziato da tre anni e della mamma morta da quattro...
   Poi ci saranno gli inviti alle cene di finanziamento, nella quali si mangia malissimo, perché per incassare tirano al massimo sul prezzo, in genere un pranzo da dieci euro viene fatto pagare almeno ottanta, durata minima almeno 4 ore, tra discorsi vari e il servizio lentissimo di pochi camerieri, perché anche su quello si è risparmiato. Ne deriverà alla fine una noia mortale e probabili problemi gastrici.
   Anche lì, salvo stretti conoscenti o interessati che sperano in futuri vantaggi, è difficile vedere elettori, in quanto non è facile spiegare perché devi finanziare un tizio che andrà in regione a prendere uno stipendio triplo del tuo e probabilmente il giorno dopo delle elezioni, come la volta precedente, nemmeno ti saluterà…
    
La verità è che i vecchi riti e strumenti della politica, come quelli del sindacato sono ormai vetusti, i loro effetti sono minimi e l’impatto sui media ormai bassissimo, anche perché i giornali si leggono sempre meno e sui social, come esce la notizia al positivo, dopo pochi secondi esce la risposta al negativo, e secondo le leggi dell’informazione le cattive notizie fanno molta più strada.
    La fantasia e voglia di creare nuovi forme organizzative dei partiti e nuovi rapporti con lelettorato non esiste, salvo poi tutti a piangere da coccodrilli sui pochi votanti, perchè in verità tutti speravano che non andassero a votare quelli dell altro partito, che invece sono andati e li hanno fregati.
    Pazienza, assistiamo con pazienza e filosofia questa consueta recita, con il pensiero che a giugno sarà tutto finito e non si ripeterà (almeno a livello regionale) per almeno 5 anni...

Pier Carlo Sommo

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